La Drosera x obovata appartiene alla famiglia della Droseraceae.
E' un ibrido ottenuto mediante l'incrocio della Drosera anglica e la Drosera rotundifolia, ibridazione che spesso in natura avviene nei luoghi dove queste due specie crescono vicine.
Dal centro della pianta si diramano sottili steli all'estremità dei quali troviamo foglie dalla forma di paletta, interamente ricoperte da ghiandole collose.
I tentacoli posti attorno alla foglia tendono ad una colorazione rossiccia se esposti ad una forte illuminazione.
Nonostante sia classificata come "temperata", è una pianta che ama temperature elevatissime, anche oltre i 40°-45°.
Se sottoposta a basse temperature per lunghi periodi, tende a chiudersi in ibernacoli entrando in dormienza; il periodo di riposo non è comunque obbligatorio durante i mesi invernali.
Non richiede molta umidità, ma è vivamente consigliato ricoprire il substrato con dello sfagno vivo.
La sua propagazione avviene per talea, poichè dai suoi fiori bianchi non è possibile ricavare semi essendo questa pianta completamente sterile.
La tecnica di cattura è la classica di ogni Drosera, ma ciò che la differenzia da altre specie, è la velocità di movimento dei suoi tentacoli.
In definitiva, una pianta molto semplice da coltivare e quindi consigliabile anche ai neofili.
Famiglia: Droseraceae.
Periodo vegetativo: Primavera-Estate con alte temperature ed tasso di umidità medio.
Riposo invernale: Non indispensabile, se sottoposta però a basse temperature tende a chiudersi in ibernacoli.
Periodo fioritura: Prevalentemente in primavera-estate, fiori bianchi e sterili.
Annaffiature: Utilizzare sempre il sottovaso ricolmo d'acqua durante il periodo vegetativo, se sottoposta a riposo invernale, mantenere il substrato leggermente umido.
Luce: Abbondante, non sole diretto.
Rinvaso: Utilizzare un composto di torba e perlite o sabbia in quantità uguale, ricoprire il substrato con sfagno vivo.